La cultura Arbereshe in Calabria

E’ un dato di fatto ormai, la Calabria non smetteremo mai di conoscerla fino in fondo, non si conoscono di lei tanti aspetti, aspetti culturali che quando ci si entra a diretto contatto fanno si che si provino insieme meraviglia e stupore. E così abbiamo deciso di dare ampia visibilità a quei paesi della regione che ancora conservano intatte le tradizioni delle loro origini, quelle arbereshe, minoranze etno-linguistica albanesi stanziati storicamente in Italia e soprattutto nella nostra regione: Vaccarizzo Albanese fa parte di questi.

La nostra visita a Vakaric è iniziata dalla fontana vecchia, oggi ristrutturata solo una piccola vasca e l’abbeveratoio degli asini hanno mantenuto la struttura originaria risalente più o meno al XV secolo. La fontana è il luogo dove ogni anno all’epifania gli abitanti si recano in processione per la benedizione delle acque.

Salendo lungo le stradine del paese una cosa salta subito all’occhio, la pulizia e l’ordine, non a caso Vaccarizzo è tra i comuni più virtuosi nel 2012 per quanto riguarda il rapporto tra tonnellate di rifiuti urbani prodotti e, appunto, quelli raccolti con il sistema della differenziata.

Nella piazza del paese due chiese parrocchiali la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli di rito greco bizantino, l’altra di rito latino dedicata alla Vergine del Rosario. Nel rito greco-bizantino ruolo fondamentale è rappresentato dalle icone raffiguranti personaggi biblici, in sostituzione delle statue tipiche delle chiese cattoliche di rito latino.

Nella Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli a Vaccarizzo Albanese si trovano icone raffiguranti Cristo e la Vergine Odighitria.

A Palazzo Cumano, uno dei più antichi del paese, ha sede, il Museo del Costume e degli Ori Arbëreshë. Il palazzo ospita, nelle ampie sale ristrutturate, l’esposizione permanente degli splendidi costumi di gala, di mezza gala e giornalieri, di numerose comunità Arbëreshe e degli Ori tradizionali della comunità.

Difficile spiegare la piacevole sorpresa che ci ha riservato questo piccolo paese soprattutto il meraviglioso panorama della Piana di Sibari che ci ha lasciato senza parole, da ogni angolo del paese uno scorcio di mare si offre agli occhi del visitatore.

Un ringraziamento particolare ad Anna e Vincenzo che ci hanno accompagnato spiegandoci ogni piccolo dettaglio a riguardo, con la passione di chi decide di restare perchè consapevole che a portata di mano ha un tesoro inestimabile, degno di essere conosciuto da tutti.