Civita, stile di vita e soggiorno
A Civita, il “nido d’aquila” all’ingresso meridionale del Parco del Pollino e affacciato sulla costa jonica, immerso nella natura e scandito dai ritmi quotidiani di una piccola comunità, il soggiorno diventa esperienza e stile di vita. I numerosi bed and breakfast diffusi lungo il villaggio hanno formulato un’offerta che non conosce stagionalità e che attrae viaggiatori da tutto il mondo. Questi s’ incontrano e condividono cultura e conoscenze dentro le case adibite a bed and breakfast, nelle piazzuole e nei vicinati (gijtonìe), annullando le differenze, uniti dalla buona cucina e dalla musica tradizionale all’insegna della pura convivialità.
“Nulla di preconfezionato, semplicemente uno stile di vita, così spesso svalutato in termini monetizzabili, ma che, al contrario, rappresenta il vero valore da offrire a chi visita i nostri luoghi.”
Esperienze gastronomiche “fatte in casa” che uniscono e celebrano il senso della comunità, dello stare insieme, come fonte di scambio e di arricchimento reciproco; camminate lungo i sentieri dei pastori, nello scenario naturale in cui Civita è immersa e che offre i colori, i profumi e i silenzi che hanno un valore terapeutico per chiunque viene a farci visita.
A Civita si ha la possibilità di dedicarsi a se stessi; è inevitabile rallentare il ritmo, osservare e lasciarsi catturare dall’energia che il suo ambiente naturale emana e diffonde. Il soggiorno minimo per poter godere appieno delle sue risorse è tra i 5 e i 10 giorni; si può praticare trekking sulle timpe e sulle vette del Pollino orientale con guide accreditate che hanno fatto rete con le strutture ricettive e consentono di percorrere in sicurezza le Gole del Raganello e i numerosi sentieri lungo i paesi della valle omonima (Cerchiara di Calabria e San Lorenzo Bellizzi).
“Rete” e “stile di vita” sono gli elementi essenziali di una offerta turistica su misura per i nostri piccoli paesi, a rischio di spopolamento per un’idea “sbagliata” di benessere da parte dei locali, ma che al contrario, attrae visitatori da tutto il mondo in cerca di autenticità, aria pulita, semplicità e relazioni.
Non è sufficiente aprire un bed and breakfast per “fare turismo”; sono necessari competenza, passione, apertura mentale e non poca creatività. E poi, se si vuole davvero far crescere la nostra terra, bisogna abbandonare l’idea che le cose non vanno perché non abbiamo infrastrutture di trasporto e di comunicazione efficienti; in realtà, il limite è nella percezione che si ha della Calabria e può essere superato solo se ci apriamo, se collaboriamo e se valorizziamo l’apporto che ognuno di noi può dare al territorio, magari in concerto con le amministrazioni locali, le quali dovrebbero avere l’unico e indispensabile compito di fornire servizi essenziali.
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