Cuzzupa, cuddura, cuculo
Dolce tipicamente pasquale, la cuzzupa chiamata anche cuddura, o cuculo, a seconda delle zone, è diffuso in tutto il Meridione.
Realizzato con diverse ricette, dal biscotto sodo e croccante, alla soffice brioche, è caratterizzato dall’uovo intero, con il guscio, inserito nell’impasto prima della cottura.
L’uovo, è risaputo, è beneaugurale: è un simbolo di vita e rinascita, legato alla festività della Santa Pasqua. Lo ritroviamo, infatti, anche in preparazioni salate come il “coccoi cun s’ou” sardo, o come il “pan all’ovo” toscano.
La cuzzupa assume diverse forme: dalle lettere dell’alfabeto, iniziali delle persone a cui viene regalato, alle sagome di bimbi, alle corone, ai cestini, fino a quello, forse il più comune, che rappresenta un pesce, simbolo, come ben sappiamo, del Cristo.
Nelle famiglie in cui è presente una ragazza fidanzata, la madre crea un cuculo a forma di cuore da regalare al futuro genero.
Qui vi diamo una delle tante possibili ricette per realizzare la variante cosentina del dolce (cuculo).
Ingredienti:
- 1/2 kg. di farina,
- 2 uova + 1 tuorlo,
- 100 gr. di strutto (oppure olio di oliva o burro fuso)
- 200 gr. di zucchero,
- 1 bustina di lievito,
- un po’ di latte,
- una stecca di vaniglia,
- uova per decorazione.
Scaldare il latte con la stecca di vaniglia e lasciare raffreddare.
Montare le uova con lo zucchero, unire lo strutto e la farina setacciata con il lievito.
Aggiungere poco per volta il latte, fino ad ottenere un impasto sodo ed elastico.
Formare un rotolo, piegarlo a metà, inserire delicatamente nella piegatura un uovo ed intrecciare i due “cordoni”. Oppure formare una ciambella ed inserire 1 o 2 uova sulla superficie.
Cuocere a 180° per 40/50 minuti, finché assume un colore ben dorato.
Si può spolverare con zucchero a velo o decorare con glassa e granelli colorati, oppure ricoprire con una glassa ottenuta sciogliendo 1500 gr. di zucchero a velo in un albume d’uovo.
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