I mostaccioli calabresi
Si è appena conclusa, a Cosenza, la tradizionale ed attesissima fiera di San Giuseppe, che richiama ogni anno migliaia di visitatori.
La fiera si estende per circa quattro chilometri, sui due lati del lungo viale che attraversa la città, arrivando oltre il Municipio, fino al ponte di Mario Martire.
Proprio in quest’ultima parte si possono ammirare i più bei prodotti dell’artigianato calabrese: dai cesti fatti interamente a mano, alle terrecotte, alle ceramiche.
Ma in media una bancarella su cinque è dedicata al tipico dolce strettamente legato a questa festa: i mostaccioli.
Originariamente realizzati con il mosto cotto (da cui deriva il nome), venivano preparati in occasione dei matrimoni dalla famiglia della sposa. Tipica era l’usanza di cuocerne uno grandissimo che veniva recapitato a casa dello sposo per far intendere che la sposa era pronta. Al ricevimento gli sposi spezzavano in due parti il mostacciolo e chi avesse preso la metà più grande, sarebbe stato il “capo” della famiglia. Ovviamente, la madre dello sposo praticava dei furbi taglietti per far sì che il figlio, precedentemente informato, prendesse il lato favorito.
Oggi i mostaccioli si impastano prevalentemente con il miele, più facile da trovare. Molto buona anche la variante con il cosiddetto “mele ‘i ficu” ossia lo sciroppo derivante dalla lunga cottura dei fichi freschi.
Ecco una delle tante ricette:
- 550 gr. di farina
- 500 gr. di miele
- una bustina di lievito per dolci
- un bicchierino di vino moscato o di vermut
Dopo aver intiepidito il miele per renderlo più fluido, impastare a lungo e con vigore gli ingredienti, fino ad ottenere un panetto sodo e compatto, che si lascerà riposare, coperto da un canovaccio, per un’ora. Se necessario, aggiungere un po’ di acqua.
Stendere l’impasto allo spessore di un dito e ritagliarne le forme desiderate (tradizionalmente, peschi, losanghe, sirene e fregi ad “S”, decorati con stagnole colorate).
Disporre i mostaccioli sulla teglia ricoperta di carta forno e cuocere a 160° per 30 minuti.
Appena raffreddati i mostaccioli sono molto duri. Si ammorbidiscono dopo un paio di giorni.
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