Il Castello Ducale di Corigliano Calabro, tra i più bei castelli in Italia
Il Castello Ducale di Corigliano Calabro è fra i più belli e meglio conservati di tutto il Meridione. Provvisto di ponte levatoio, è circondato dal fossato al riparo da scorribande e nemici. L’esterno della fortezza riluce di immensa bellezza, e non da meno l’interno le cui stanze ricche di suppellettili e arredi ci portano indietro nel tempo.
Ogni passo lungo i corridoi è pieno di suspance e la sorpresa della camera in vista appaga l’animo e il cuore emozionando. La storia recente presente all’interno è quella della famiglia del Barone Compagna, succeduto ai Sanseverino e ai Saluzzo. Per tutti negli anni il luogo di preghiera è stata la cappella di San Agostino, sopra il cui altare , nella parete di fondo si trova il trittico della Madonna delle Rose con ai lati Sant’Agostino e Sant’Antonio Abate.
Al primo piano si trovano le antiche prigioni, usate anche come dispense per la raccolta di acque piovane.
Il Piano ammezzato è dedicato alla notevole cucina ottocentesca in ghisa con i suoi utensili pregiati (pentole e tegami realizzati in Francia) che cristallizza un momento storico e significativo delle tecniche e dell’organizzazione culinaria della famiglia Compagna. La stanza della caccia con utensili e trofei delle battute del barone.
Sempre nel Piano ammezzato si trovano il luogo dove venivano tenute le scorte delle munizioni la Santabarbara e il grande forno che veniva usato per il riscaldamento del castello.
Al terzo piano la camera da letto del barone e della baronessa, la stanza della musica, la sala di Apollo, la sala di Venere, la sala rossa così detta per via delle decorazioni in seta rossa damascata che ricoprono tutte le pareti, e la salda da pranzo con tanto di tavola apparecchiata con argenteria e vasellami.
Sempre al piano Nobile è possibile visitare con naso all’insù e bocca aperta, il Salone degli Specchi sulle pareti grandi specchi racchiusi in cornici di stucco dorato e coperti ai lati da sontuosi broccati a trama d’oro che scendono su eleganti divani imbottiti e ricoperti di raso e con al soffitto grandi e brillanti lampadari di Cristallo di Boemia.
Nella corte la Torre Mastio rimane l’opera prima, quella costruita sul Monte Serratore da Roberto il Guiscardo nei primi dell’anno 1000. Tipico esempio di architettura militare Aragonese, la torre si divide in 4 livelli fino ad arrivare in cima. Il cuore del mastio è la scala a chiocciola in ferro voluta dai Compagna che si avvolge su se stessa attorno ad affreschi e decori eseguiti dal pittore fiorentino Girolamo Verna attorno al 1870.
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