Il morzeddu catanzarese
La leggenda narra che il morzeddu nacque dalla disperazione di una vedova priva di mezzi che, chiamata a pulire il cortile dei possidenti del paese dai resti della macellazione dei vitelli, raccolse le frattaglie e inventò un piatto da servire ai suoi figli.
Un nuovo esempio di come la fantasia e l’inventiva possano a volte sopperire alla mancanza di mezzi e addirittura farne una risorsa.
La ricetta è tipica del catanzarese ed il nome deriva dal taglio della carne a pezzettini (“morza morza” in dialetto).
Ingredienti per 4 persone:
- 1 kg di interiora di vitello: cuore, fegato, milza, polmone, trippa
- 1 lt di salsa di pomodoro
- Un rametto di origano
- Qualche foglia di alloro
- 2/3 peperoncini piccanti
- Sale
- Olio extra vergine di oliva
Preparazione:
Pulire accuratamente le frattaglie e farle bollire in acqua salata con l’alloro e l’origano per 30/40 minuti, aggiungendo la trippa dopo il primo quarto d’ora.
Tagliare tutto a piccoli pezzi.
Soffriggere i peperoncini nell’olio in un ampio tegame a bordi alti, poi unire i pezzi di carne e rosolare.
Sfumare con il vino rosso, poi unire la salsa di pomodoro.
Chiudere con un coperchio e lasciare cuocere a fuoco molto lento per almeno un paio d’ore.
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