Il pesto alla calabrese
Perché si chiami pesto calabrese, visto che non si pesta nulla, francamente non so.
Al più, si trita, o si frulla. Ma dal momento che rientra in tutti i ricettari tra le cosiddette “salse pestate“, parliamo pure del pesto calabrese. Meglio ancora, gustiamolo.
Il pesto calabrese è tendenzialmente rosso, anzi, rosato per via della ricotta che sbiadisce il rosso di pomodoro e peperone.
Volendo, però, si può realizzare anche la versione gialla, oppure verde, cambiando qualità e colore di peperoni e pomodoro.
Quello che non può e non deve mancare è il peperoncino, più o meno piccante, a secondo dei gusti personali.
Ingredienti:
- 250 g di pomodorini ciliegini
- un peperone
- una cipolla di Tropea
- 100 – 150 g di ricotta
- 20 g di pecorino grattugiato
- olio extra vergine di oliva
- origano e basilico (meglio se freschi)
- 1 peperoncino
- un pizzico di sale
Affettare sottilmente la cipolla e soffriggetela brevemente nell’olio. Non deve dorare, ma solo ammorbidirsi.
Aggiungete i pomodorini spezzettati ed il peperone pulito e tagliato a tocchetti.
Unite il pizzico di sale, versate poca acqua e lasciate cuocere fino a quando i peperoni diventeranno teneri.
Completate la cottura con il peperoncino sminuzzato, il basilico e l’origano.
Tritate il tutto con il mixer ad immersione, o con il frullatore, fino a raggiungere la cremosità desiderata (a me piace sul rustico, lasciando qualche pezzettino più granuloso).
Lasciate intiepidire, poi amalgamate la ricotta setacciata e il pecorino grattugiato.
Il pesto calabrese è ottimo per condire tutti i tipi di pasta, fileja in primis, ma si può spalmare su tartine e bruschette, usarlo in torte salate, per insaporire ripieni, in accompagnamento a carni e formaggi.
Basta provarlo e troverete un’infinità di modi per sfruttarne il sapore.
L’unica accortezza che dovete avere è nella scelta degli ingredienti: devono essere genuini e di buona qualità. Come quelli calabresi, per dire…
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