Le Aree Archeologiche in Calabria
La vicenda di Capo Colonna testimonia come in Calabria venga presa sotto gamba l’importanza della cultura che ci ha caratterizzato e che ci caratterizza tuttora. Ad oggi, delle diverse dominazioni, restano numerose testimonianze raccolte nei diversi parchi e siti archeologici. Vogliamo elencarvi solo una parte dei siti archeologici, valorizzati e non della regione, iniziamo con quelli presenti nella provincia di Reggio Calabria:
Area Archeologica di Monasterace
L’area è compresa tra Punta Stilo e l’abitato di Monasterace, s’identifica nell’antica colonia di Kaulon. La scoperta del sito si deve a Paolo Orsi che nel 1890 in prossimità della spiaggia rinvenne i resti di un tempio dorico. Nell’area archeologica di Kaulon, è stata ritrovata una pavimentazione con disegnato un drago di epoca successiva a quella greca, l’opera detta Drakon è di estremo interesse archeologico ed artistico ed è il reperto rappresentativo di tutta l’area archeologica di Monasterace.
Villa Romana di Casignana
Foto a cura di Pino Minniti Ph.
Casignana è un paese tra Bianco e Locri e custodisce oggi uno dei più antichi complessi residenziali e termali di epoca romana. Villa Casignana risalente al I secolo d.C. con i suoi innumerevoli mosaici fu scoperta nel 1963, in occasione dei lavori di costruzione di un acquedotto. Fino ad oggi sono stati indagati oltre 1.300 metri quadrati dell’enorme struttura contenente il più vasto repertorio di mosaici policromi noto in Calabria.
Parco Archeologico di Bova Marina
Il Parco Archeologico ArcheoDeri sorge a Bova Marina, nel cuore dell’area ellenofona reggina, intorno all’area sinagogale rinvenuta negli anni ottanta. La sinagoga, risalente al IV secolo d. C., è la più antica in Occidente, dopo quella di Ostia Antica, ed il suo ritrovamento ha aperto nuovi scenari storici sulla presenza degli ebrei nella Calabria meridionale. Inizialmente identificata come villa romana ne è stata accertata l’esatta natura grazie al mosaico che raffigura i più importanti simboli giudaici.
Parco Archeologico di Locri Epizefiri
Locri Epizefiri fu l’ultima delle colonie greche fondate sul territorio calabrese, la zona archeologica si trova nel comune di Portigliola si estende nel territorio pianeggiante compreso tra la fiumara Portigliola, la fiumara Gerace, le basse colline di Castellace, Abbadessa e Manella, e il mare. Tra i monumenti ancora oggi visibili c’è il teatro, risalente al IV secolo a.C. con rifacimenti in età romana: è l’unico edificio pubblico non sacro riportato alla luce a Locri. Oggi Locri Epizefiri è un vero e proprio parco archeologico con itinerari ragionati e sussidi didattici.
La città di Medma
La città di Medma, sul Pian delle Vigne dell’attuale Rosarno, fu fondata dai Locresi intorno alla fine del VII secolo a.C. Nel 1914 Paolo Orsi per primo indagò sulla necropoli di Medma rinvenendo 86 tombe di varia tipologia. È emerso che l’impianto urbano era basato su uno schema regolare, visto che l’orientamento delle strutture abitative è identico in tutti i settori scavati. Sono stati individuati tre degli assi viari della città, alcuni dei quali lastricati con ciottoli di granito, e numerosi fornaci e pozzi. L’area corrisponde alle aree sacre di Calderazzo e S. Anna.
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